MINESTRONE: QUANTE VOLTE A SETTIMANA SI PUÒ MANGIARE?

minestrone

Parliamo di minestrone. Quante volte a settimana si può mangiare? Quale è la sua porzione? Surgelato e fresco è la stessa cosa?

Con l’arrivo dei primi freddi (o freschi), o piogge, la voglia di zuppe, minestre e minestroni è tanta. Che i minestroni siano salutari lo sappiamo, e poi sono anche buoni, un buon piato caldo per coccolarci un pò insomma. Eppure ci sono dei dubbi riguardo al suo consumo. Quante volte si possa mangiare, se quello congelato vada bene perchè più pratico. E poi.. molto spesso lo usiamo come unica portata. Ma andrà bene? ecco che rispondo

Quante volte a settimana?

Per rispondere a questa domanda dobbiamo andare ad analizzare la composizione del minestrone. Prendiamo la versione base, quella di sole verdure, magari con le patate, ma senza legumi. Dal momento che il minestrone altro non è che un mix di verdure direi che lo possiamo mangiare anche tutti i giorni, paradossalmente sia a pranzo che a cena. E più varietà di verdure ci mettiamo meglio è, perché ogni verdura apporta nutrienti diversi. Per altro è molto saziante in quanto ricco di acqua e fibre. Ottimo quindi anche per contrastare la stipsi. Non a caso consiglio di prediligere verdure cotte piuttosto che crude a chi soffre di stitichezza. Insomma, il minestrone altro non è che un modo di consumare le verdure. e anche se ci sono le patate va bene anche tutti i giorni, del resto.. non dovremmo assumere carboidrati tutti i giorni?

Quanto se ne può mangiare?

Se si tratta di un minestrone di solo verdura e quindi senza patate, non ci sono limiti in realtà, quindi quanto se ne vuole purché non ci si sazi solo con quello. Come vedremo infatti non è un pasto completo e quindi solo quello non basta.

Se invece si tratta di un minestrone contenente anche patate la cosa cambia. In questo caso infatti il minestrone diventa anche una buona fonte di carboidrati. In questo caso è difficile dare una risposta sul “quanto” poiché dovremmo sapere quante patate ci sono per porzione. Per questo il mio consiglio è acquistare o realizzare minestroni di sole verdure a cui poi eventualmente aggiungere la nostra porzione di patate e così saprete esattamente che in quella porzione c’è la vostra dose di carboidrato. Che poi, potreste anche pensare di mettere si un pò di patate nel minestrone ma anche di fare un mix tra cereali e patate, restando nella vostra dose. Del resto vi ho già spiegato come convertire i carboidrati tra loro in questo articolo.

E se ci sono i legumi?

In questo caso il minestrone è decisamente più sostanzioso e fonte anche di proteine, oltre che di fibre grazie alle verdure e eventualmente carboidrati se ci son ole patate. Ecco che in questo caso la frequenza settimanale rientra nelle 3-4 volte a settimana, che poi è la frequenza settimanale con la quale andrebbero consumati i legumi in base alla piramide alimentare. E quanto alla dose di minestrone anche in questo caso non è “a volontà”, ma quella in cui sia contenuta la nostra porzione di legumi. Quindi anche in questo caso facciamolo in casa questo minestrone per esser certi della dose di legumi che stiamo assumendo.

Ma è un pasto completo? O come renderlo tale? 

In parte ho già risposto.

Nel caso del minestrone senza patate e senza legumi, il minestrone è solo verdura. Per renderlo un piatto completo dovremo aggiungere innanzi tutto una fonte di carboidrati che potrebbe essere la classica pasta da minestra, oppure farro, riso, orzo etc, oltre eventualmente alle patate. E poi dovremmo aggiungere una fonte proteica e allora vai con i legumi, fonte di  proteine vegetali. E magari ancora completare con una bella spolverata di Parmigiano, e un filo di olio evo. Allora si che abbiamo fatto un pasto completo. Se invece non vogliamo aggiungere legumi, ma magari ci vogliamo mettere solo dei cereali e al limite le patate, ci possiamo (e dobbiamo!) concedere anche un secondo piatto, che può essere qualunque, dalla carne al pesce alle uova ai formaggi. E ancora se optiamo per la versione solo verdure, ecco che il minestrone è un semplice contorno, a cui aggiungere un secondo con una bella fetta di pane.

Potete approfondire l’argomento anche leggendo questo mio articolo “zuppe, minestre, minestroni: primo, secondo o pasto completo?”

Il surgelato va bene quanto il fresco?

Come ho avuto modo di dire anche nel mio libro la dieta delle stagioni, quando le verdure vengono congelate subito dopo la raccolta, come anche per i prodotti surgelati a livello industriale, esse conservano inalterate le loro proprietà. Quindi possiamo dire che sì, un minestrone surgelato è nutriente quanto il fresco (e in molti qui tireranno un sospiro di sollievo). Anzi, a dirla tutta, è più nutriente un minestrone surgelato rispetto a un minestrone fresco ma realizzato con verdure tenute in frigo più giorni.

Quali verdure usare per un minestrone casalingo?

Ovviamente di stagione! E quindi in autunno non possono mancare zucca e funghi. Con la zucca ricca di beta carotene e vitamine ad azione antiossidante e che, anche se dolce, sappiamo ormai che si può consumare. E i funghi ricchi di Vitamina D, ottimi immunostimolanti 8che in questo periodo non può essere che un bene) e soprattutto buonissimi.

Meglio a pranzo o a cena?

Non vi è differenza, ma è vero che a cena può dare problemi se si soffre di  reflusso gastrico. In questo caso bisognerebbe consumare il minestrone non troppo caldo e far passare almeno un’oretta prima di coricarsi.

Effetti collaterali?

Non vi sono particolari controindicazioni, eccezion fatta appunto per il consumo di minestrone a cena per chi soffre di reflusso. Non dovrebbe assumerlo chi soffre di diverticolite in fase acuta, mentre può essere consumato in fase remissiva. E ancora può dare problemi di gonfiore in chi soffre di colite, ma questo è vero per molte verdure, e non solo per il minestrone in quanto tale.

Ricette

Beh, basta girovagare nel blog o sfogliare i miei libri  LA DIETA FELICE  e LA DIETA DELLE STAGIONI per trovare il minestrone che fa per voi. Ma in questo periodo non posso non consigliarvi il mio minestrone con zucca fagioli e cavolo nero,  o quello con cavolo nero zucca funghi e polenta.

 

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