Tra i frutti più dolci e amati dell’estate, sono i fichi! Si possono mangiare a dieta? Quali sono le loro proprietà? Conosciamoli meglio!
Tra i protagonisti dell’estate ci sono certamente loro, i fichi, questi dolcissimi frutti tanto temuti da chi segue diete volte al dimagrimento data la loro dolcezza. Tuttavia, come spesso accade, non per questo devono essere eliminati dalla propria dieta, basterà qualche accortezza! E anzi, qualche fico non potrà che fare bene, viste le loro numerose proprietà. Conosciamoli meglio allora questi dolci frutti di cui parlo anche nella sezione estate del mio libro la dieta delle stagioni (bur) e che ho già usato per realizzare questa buonissima torta di fichi.
Calorie e valori nutrizionali
Entrando nel dettaglio dei valori nutrizionali, per 100 g di fichi freschi abbiamo (dati Crea 2019)
- Kcal 63
- Acqua 81.9 g
- Carboidrati 14.2 g
- Zuccheri 14.2 g
- Proteine 0.9 g
- Grassi 0.2 g
- Fibra 2 g
Con i loro 14.2 g di zuccheri per 100 g, i fichi sono quindi piuttosto zuccherini. Tuttavia, la loro ricchezza in fibre ne abbassa l’indice glicemico e quindi basterà mangiarli con moderazione (2 fichi a porzione sono più che sufficienti) e abbinati magari ad alimenti grassi o proteici (yogurt o frutta secca ad esempio) per abbassarne ulteriormente l’impatto sulla glicemia. Un po’ come visto anche per melone e cocomero insomma.
Maggiore attenzione va fatta invece con i fichi secchi ottenuti per disidratazione del frutto fresco e in cui, per mancanza d’acqua, gli zuccheri sono più concentrati. Così se i fichi freschi forniscono solo 63 kcal per 100 g, quelli secchi ne forniscono ben 282.
Ma, zuccheri a parte, i fichi sono anche ricchi di vitamine e minerali. Innanzi tutto sono tra i frutti più ricchi di calcio, secondi solo alle arance. Sono poveri di sodio e ricchi di potassio e quindi utili a contrastare la spossatezza estiva. Inoltre apportano anche magnesio, fosforo e ferro.
Tra le vitamine sono una buona fonte di vitamina C, vitamina K e vitamine del gruppo B,fondamentali per assicurarci l’energia di cui abbiamo bisogno per svolgere le attività quotidiane. Infine apportano vitamina A, utile per la vista, per l’integrità della pelle e delle mucose, per prevenire le infezioni, per la salute delle ossa.
Godono di proprietà antiossidanti non solo per la presenza delle già citate vitamine C e A, ma anche per di luteolina, quercetina e cianidina, sostanze grazie alle quali prevengono lo stress ossidativo e invecchiamento cellulare.
E poi, chi non conosce le proprietà lassative dei fichi? I semi, le mucillagini e le sostanze zuccherine contenute al loro interno infatti esercitano un’azione lassativa utile in caso di stipsi, che favoriscono l’evacuazione e la regolarità intestinale.
Controindicazioni
Dato il loro contenuto zuccherino, vanno assunti con moderazione da chi soffre di diabete e obesità. Inoltre sono sconsigliati in chi è affetto da diverticoli e sono anche sconsigliabili a chi soffre di calcoli per la presenza di ossalati
Curiosità: e i fichi d’india???
I fichi d’India non hanno nulla a che fare con i fichi e neppure provengono dall’India. Sono infatti originari del Messico e probabilmente fu Cristoforo Colombo a portarli in Europa. Il loro nome potrebbe derivare dal fatto che il navigatore credette di essere approdato nelle Indie anziché nel continente americano. Origine a parte, sono però molto simili ai fichi sia per quanto riguarda il loro contenuto in zuccheri, sia per quel che concerne la ricchezza in fibre che ne abbassa l’impatto sulla glicemia e che è alla base del loro effetto lassativo. Quindi anche con i fichi d’india la parola d’ordine è moderazione, soprattutto se si è affetti da diabete o se si stanno seguendo diete dimagranti.