Una frittata senza uova o un modo diverso di gustare i legumi. E’ la farinata! Semplice e sfiziosa, e oggi la facciamo con le cime di rapa
Sembra frittata ma non lo è. E’ la farinata! All’aspetto simile alla frittata è vero ma di uova non ce n’è neanche l’ombra. Infatti questa frittata è realizzata niente poco di meno che…con la farina di ceci! Tipica di Genova, si è diffusa in tutto lo stivale e particolarmente apprezzata soprattutto da chi segue una dieta vegetariana e vegana in quando priva di proteine animali. Qui ve la propongo in versione inverno/primavera, fino a quando si trovano le cime di rapa, mentre nel mio libro la dieta delle stagioni la potrete trovare in una veste estiva con cipolle e peperoni. Perchè data l’idea basta cambiare il tipo di verdura e la ricetta si può adattare ad ogni stagione. Ma ora via, non resta che provarla questa finta frittata!
Ingredienti per 2 porzioni
- 140 g di farina di ceci
- 420 ml d’acqua
- 300 g di cime di rapa lesse
- Un peperoncino
- Un pizzico di sale
Preparate una pastella con la farina di ceci, l’acqua il sale e il pizzico di peperoncino. Mescolate con la frusta fino a ottenere una pastella liscia. Lasciate la pastella in un recipiente, coprite con la pellicola trasparente e fate riposare almeno 3 ore. Trascorso questo tempo prendete la vostra pastella. Se si sarà formata della schiuma in superficie rimuovetela con una schiumarola.
Nel frattempo lessate le cime di rapa, scolatele, strizzatele benissimo e sminuzzatele.
Incorporate le cime di rapa alla pastella e mescolate bene.
Fate scaldare una padella e quindi versateci l’impasto.
Cuocete a fuoco basso per circa 15 minuti finché non diventa dorata.
Nota Pratica: potete anche optare per la cottura in forno. In questo caso 250 °C in forno statico per circa 12 minuti nella parte bassa del forno. Poi a 200 °C per 15 minuti nel ripiano intermedio.
Super semplice questo piatto ma sfizioso ed anche saziante. Ideale per tutta la famiglia e magari un modo diverso odi gustare i legumi.
E vi ricordo per tante ricette da provare e magari adattare alle varie stagioni, c’è il mio libro, la dieta delle stagioni per non essere mai a corto di idee.