DIETA CHETOGENICA IN COSA CONSISTE? LA POSSONO FARE TUTTI?

dieta chetogenica

Dall’essere usata a scopo terapeutico, la dieta chetogenica è ormai sulla bocca di tutti. Ma in cosa consiste? Fa bene o fa male? È per tutti? Facciamo chiarezza

Ormai ovunque si parla di dieta. Social, giornali e tutti i media, discutono di diete e schemi alimentari, insomma l’argomento dieta, o più in generale nutrizione, è ormai sulla bocca di tutti. Un argomento tanto importante quanto ormai banalizzato. E così, si chiede la dieta all’amica, si cercano le diete sui social, si chiede consiglio sui social, si accettano e seguono risposte da chi, non essendo del mestiere, va a sua volta per sentito dire. Tra le tematiche più banalizzate di tutte, c’è proprio lei. La dieta chetogenica.

Girovagando sui social specie in questo periodo post feste ho letto moltissimi post di utenti che, volendo perdere quei 2-5 kg presi, chiedono sui social non solo informazioni sulla chetogenica, ma come farla, addirittura chiedono esempi di chetogenica perchè, “vorrei seguirla giusto un mese per sgonfiarmi un po‘” oppure “vorrei fare una settimana o 2 di chetogenica…quali cibi non si mangiano con la chetogenica”. Quindi appunto si considera la chetogenica così, un gioco. La faccio, mi sgonfio e via che problema c’è!

Insomma, come nutrizionista specialista della nutrizione mi sento in DOVERE di intervenire come già fatto altre volte a tentare di riportare un po’ tutti, per lo meno ci provo, sulla retta via.

In cosa consiste

La dieta chetogenica (che da ora in poi indico con KD, Ketogenic diet) è un particolare protocollo basato non tanto su una restrizione calorica quanto su una drastica (quasi totale) riduzione dei carboidrati. Si passa da un 45-65 % della dieta mediterranea a un 5-10 % massimo nella KD. Prevede invece un aumentano dei grassi che passano dal 25 % della mediterranea a un 70-75 % nella chetogenica mentre la quota proteica resta pressoché invariata tra il 15 e il 25 %. Quindi, diversamente da quel che si pensa, e da quello che si è portati a fare quando si inizia una cheto senza averne le competenze, la chetogenica NON è UNA IPERPROTEICA. E’ ipoglucidica (pochissimi zuccheri), iperlipidica (tanti grassi) e normo proteica (proteine nella norma). Lo sapevate?

Come è nata 

Si tratta di un regime alimentare nato in campo medico nel 1921 per trattare l’epilessia non rispondente ai farmaci. Il suo utilizzo per trattare l’epilessia è poi ovviamente diminuito drasticamente quando sono stati introdotti nuovi farmaci antiepilettici. E’ passata poi a vari ambiti di applicazione, sempre in campo medico, per sperimentare una ricomparsa negli ultimi anni come mezzo per la perdita di peso e i concetti fisiologici alla base del regime dietetico hanno guadagnato nuovo interesse scientifico.

Effetti fisiologici della dieta chetogenica

L’assenza di carboidrati assunti con la dieta, costringe il corpo a uno shift metabolico per cui dovrà passare da un metabolismo glucidico (uso degli zuccheri a scopo energetico) a un metabolismo lipidico, e quindi ad usare i grassi. Il processo di lipolisi (lisi – scissione – dei grassi) a scopo energetico, porta alla formazione dei cosiddetti corpi chetonici, da cui il termine chetogenica. Sono questi che verranno usati per tutte le funzioni vitali dell’organismo, e sono questi i responsabili degli effetti positivi e non, della KD. Sono sempre questi a dare quel senso di sazietà che, chi è entrato in chetosi, ha potuto sperimentare.

Effetti collaterali e quando non si può fare

È chiaro che questi “scombussolamenti” metabolici indotti dalla KD non sono indifferenti al nostro organismo. Durante i primi 3 giorni, la fase di induzione della chetosi, il paziente può manifestare effetti avversi tra cui:

  • mal di testa
  • nausea
  • astenia
  • affaticamento
  • stitichezza
  • possibili svenimenti

Questi effetti tendono a scomparire alla fine della fase di induzione, cioè dopo l’ingresso in chetosi ma a lungo termine può essere osservato un diverso tipo di effetti avversi:

  • Carenze nutrizionali
  • Ipoglicemie
  • Affaticamento renale (del tutto sconsigliata quindi a chi ha patologie renali)
  • Affaticamento del fegato (e quindi sconsigliata a chi già soffre di fegato grasso
  • Reflusso
  • Aumento dell’acido urico
  • Squilibrio elettrolitico

E’ chiaro quindi che deve essere lo specialista (medico, dietologo, nutrizionista), a dire se quella dieta possa essere seguita o meno, e non il paziente a decidere semplicemente perché “vuole dimagrire in fretta”. Ed è altrettanto chiaro che, essendo gli effetti collaterali importanti, non può essere una dieta fai da te (nessuna dieta può essere fai da te, ma questa a maggior ragione!).

Effetti positivi della dieta chetogenica 

Chiarito ciò che avviene nel nostro corpo in condizione di chetosi e quali sono gli effetti collaterali, per cui è necessario essere seguiti da uno specialista, vediamo quali sono i vantaggi (che in effetti ci sono!) che la KD, se fatta sotto controllo medico, e fatta solo in quei casi in cui sia possibile, genera nel nostro organismo:

  • Riduzione dell’insulina e il miglioramento della sensibilità all’insulina;
  • Riduzione dei grassi di deposito;
  • Riduzione della ritenzione idrica (che però potrebbe anche portare a disidratazione);
  • Alcuni dati suggeriscono che la KD abbassa gli indici di infiammazione sistemica come conseguenza 1. della riduzione dell’accumulo adiposo, sorgente di citochine infiammatorie 2. Riduzione dei livelli di insulina, anche questa infiammatoria.  3. produzione di β-idrossibutirrato, il principale corpo chetonico, con effetto inibitorio su alcune citochine infiammatorie 4. perdita di peso che abbassa gli indici di infiammazione.
  • Perdita di peso significativa (positivo certo, se fatto sotto controllo e, come vedremo, non per perdere i 2 kg post feste)

Ambiti di applicazione

Per quanto detto, la KD può trovare applicazione nel trattamento di varie patologie quali:

  • Insulino Resistenza
  • Pcos (sindrome dell’ovaio policistico)
  • Lipedema e Linfedema
  • In associazione a chemioterapia, radioterapia o entrambe in pazienti affetti da tumori del cervello, del colon, del seno e del polmone
  • Possibile applicazione nel trattamento del morbo di Alzheimer e il morbo di Parkinson
  • Possibili applicazioni nel ridurre i sintomi di patologie autoimmuni, artrite reumatoide e fibromialgia
  • Può essere usata poi per il controllo dell’ipertrigliceridemia, ipercolesterolemia, sindrome metabolica
  • Emicrania
  • Procreazione medicalmente assistita
  • Perdita di peso: la KD è  il miglior trattamento non chirurgico per la riduzione del peso. Ecco, trattamento non chirurgico, il che significa che trova applicazione nel trattare l’obesità grave (e ancora non i 2 kg presi con le feste!)
  • Gestione del blocco metabolico: può essere una delle strategie che il professionista può proporre in quei casi in cui con la normale mediterranea o low carb non si riesce a scendere. Ma – e ci torno nei prossimi paragrafi – non diagnosticatevi un blocco metabolico, nel 99 % dei casi non lo è!

…. Il tutto sempre e solo sotto controllo di una specialista.

Dieta chetogenica e perdita di peso: è qui che nasce il problema

La KD fa dimagrire velocemente, molto più velocemente di una dieta mediterranea, portando a una perdita prima di liquidi poi di massa grassa.

Ma è qui che nasce il problema. Come si sente che qualcosa fa dimagrire in fretta, si drizzano le orecchie, ci si dimentica di tutti i possibili effetti collaterali, ed ecco che la KD diventata il giochino di chi vuole dimagrire tutto e subito senza avere il minimo interesse ad imparare semplicemente a mangiare in maniera corretta e senza pensare che 1. non è per tutti 2. ha i suoi effetti collaterali 3. non basta togliere i carboidrati 4. non può essere scopiazzata dall’amica o presa da internet. 5. e “finita” la cheto?

Quindi, anche quando applicata per dimagrire, deve essere fatta con cognizione di causa, seguiti da un professionista, nella consapevolezza che può avere effetti collaterali importanti e che se  poi non si fa una fase di reintroduzione adeguata e se non si continua a seguire un regime alimentare corretto, si riprenderanno di li a poco tutti i kg persi. Ma soprattutto, sicuri che serva la cheto per perdere quei 2-5 kg dopo le feste?

Dieta chetogenica e gestione del blocco metabolico

Come accennato, la KD è una delle strategie che può essere applicata e che io stessa valuto quando si presenta un blocco metabolico (oltre ad applicarla nei casi che lo richiedono…si, ho fatto corsi di perfezionamento in merito e la applico se va applicata). Ma anche qui non sarà mai il mio primo approccio.

Nel 99 % dei casi i pazienti che ritengono di avere un blocco metabolico e non dimagrire nonostante mangino benissimo in realtà, sottoposti ad una normale sana alimentazione, fatta sotto mio controllo, si che dimagriscono. Prova che non era un blocco metabolico, semplicemente pensavano di mangiar bene e invece no. Se poi verifico che di blocco si tratta, allora si, la propongo (non tutti si sentono di farla per via dei possibili effetti collaterali e delle sue limitazioni), il paziente sarà seguito e monitorato costantemente e soprattutto faremo una fase di reintroduzione graduale per cui, allora si, i kili persi non si riprenderanno. Insomma, un conto è farla da soli, allo sbaraglio, un conto è farla seguiti da uno specialista.

Quindi si, si può fare, ma nella consapevolezza che non è un’alimentazione normale, è un protocollo, finito il quale si deve mangiar bene sano ed equilibrato sempre! Proporre o imporre una cheto come primo approccio solo per far felice il paziente è diseducativo! Come specialista della nutrizione, il mio obbiettivo non deve essere solo farvi dimagrire (se quello è lo scopo)  ma farvi dimagrire imparando a mangiare nella maniera corretta. Magari più lentamente di una cheto certo, ma è molto più importante educare, insegnare un’alimentazione che vi accompagnerà per la per la vita piuttosto che far fare un protocollo. Insegnare ad avere un rapporto sano con il cibo, vederlo come amico e non un nemico, vederlo anche come momento di convivialità, benessere fisico e mentale.

!Ma quindi sono favorevole o contraria?? Rispondo che sono favorevole quando serve! Sono contraria a chi la banalizza, chi la cerca sui social, chi ritiene che l’unico modo per perdere peso sia adottare particolari protocolli senza pensare che in realtà basterebbe un pò di sana educazione alimentare!

In conclusione

La KD è un protocollo con razionale scientifico e applicazioni mediche. Vi sono casi in cui deve essere applicata (vedi linfedema), casi in cui può essere applicata per periodi più o meno lunghi (vedi pcos o fibromialgia), altri in cui è assolutamente sconsigliare (vedi in chi ha patologie renali ed epatiche).

Ultimamente va molto di moda in quanto porta ad una rapida perdita di peso ed è così diventata il giochino di chi vuole dimagrire tutto e subito. Tuttavia, oltre ad essere diseducativa, in quanto bisognerebbe semplicemente mangiare in maniera corretta per perdere peso e stare in salute, può avere effetti collaterali seri, e per questo non può essere scopiazzato da internet, presa dall’amica o cercata sui social.

Bisogna seguire un regime alimentare sano sempre, avere un po’ di educazione alimentare tutto l’anno e non ricorrere a queste scorciatoie che certo, nell’immediato sembrano miracolose ma poi? Se poi non si mangia in maniera corretta, se non si ha rispetto per il cibo, se non si fa della sana alimentazione uno stile di vita (e non intendo che si deve stare a dieta a vita, ma che si deve mangiar sano a vita) si torna ben presto al punto di partenza e si continuerà all’infinito con questi effetti yo-yo del tutto controproducenti.

Non è forse meglio ottenere gli stessi risultati, magari in più tempo ma semplicemente seguendo un’alimentazione sana, equilibrata, bilanciata ma che avrà risultati più duraturi, e che potrà anche diventare l’alimentazione di tutta la famiglia piuttosto che ricorrere a queste scorciatoie con risultati magari immediati ma nella stragrande maggioranza dei casi non durevoli?

QUINDI RICORDATE

Per perdere 2 kg dopo le feste non serve la chetogenica, basta tornare alle sane abitudini

Per perdere i kg che da tempo vi portate dietro non serve la chetogenica, basta adottare una sana alimentazione che vi accompagni per sempre

Se credete di avere un blocco metabolico sappiate che nella stragrande maggioranza dei casi credete di mangiar bene e invece non è così! Magari sano ma non bene! E allora provate prima a farvi aiutare! Se poi di blocco si tratta lo vedremo insieme!

Lasciate la chetogenica ai casi davvero importanti, vi assicuro che quei pazienti non sono così entusiasti di dover seguire (anche a vita!) un tale regime alimentare

 

Per qualsiasi altra informazione non esitate a contattarmi o fissare il vostro appuntamento in modo autonomo con il servizio miodottore

Dott.ssa Simona Santini Biologa Nutrizionista 

 

 

 

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