Ricco d’acqua il cocomero è un appuntamento irrinunciabile delle calde giornate estive. Ma quanto si può mangiare? A pasto va bene? Vediamolo insieme
Fresco e dissetante il cocomero (o anguria) è quanto di meglio ci possa essere nelle giornate più roventi. Ma sul cocomero molta è la confusione. Da un lato c’è chi si chiede se lo si possa mangiare, dato il suo alto indice glicemico, dall’altro c’è chi lo usa come fosse acqua. Allora che fare? Dove è la verità? Vediamolo insieme.
Calorie e valori nutrizionali
Come sempre non ci inventiamo nulla e partiamo dai suoi macronutrienti per capire quanto e come mangiarlo questo cocomero. In base ai database ufficiali, per 100 g di prodotto edibile troviamo:
- Kcal 16
- Acqua 95.3 g
- Carboidrati 3.7 g
- Zucchero 3.7 g
- Proteine 0.4 g
- Grassi 0 g
- Fibre 0.2 g
Dunque si nota che il cocomero è poverissimo in calorie, ricchissimo in acqua, e povero anche di zuccheri. Quindi potrebbe sembrare davvero acqua e poco più. Tuttavia è anche praticamente privo di fibra ed è proprio per questo che il suo indice glicemico (IG, cioè la sua capacità di far alzare la glicemia) è alto, pari a 72. E’ questo che induce a pensare che sia bandito da tutte le diete.
Al tempo stesso però, come ho descritto ampiamente nel mio primo libro la dieta felice e ripreso anche nel secondo, la dieta delle stagioni (in cui certo non manca anche un bel paragrafo dedicato proprio al cocomero) più importante dell’IG di un alimento è il suo carico glicemico (CG). Si tratta di un parametro che tiene conto sia dell’IG di un alimento sia del suo contenuto in carboidrati. Quindi un alimento con IG alto, può avere un CG medio o basso se contiene pochi carboidrati. Ed è proprio il caso del cocomero. Infatti per il suo bassissimo contenuto in zuccheri, il CG del cocomero è basso, pari solo a 2.8. Cosa significa? Che si può mangiare purchè non si esageri con le dosi. Una porzione da 150 g è un buon compromesso!
Indice glicemico a parte, la ricchezza in acqua insieme alla presenza del potassio fanno si che il cocomero abbia un potere altamente diuretico, in grado di contrastare ritenzione idrica e cellulite. Molto utile inoltre in caso di cistite. Povero di sodio, il cocomero contiene fosforo, importante per la salute delle ossa e dei denti; e poi contiene magnesio importante per la trasmissione degli impulsi nervosi, regolare il ritmo cardiaco e la contrazione muscolare. Ottimo integratore di magnesio e potassio quindi.
Tra le vitamine poi troviamo il beta carotene, precursore della vitamina A, quel pigmento responsabile della sua colorazione giallo/arancio e che vanta un forte potere antiossidante, in grado di contrastare l’azione dei radicali liberi. Come il pomodoro contiene licopene, l’antiossidante per eccellenza.
E poi ancora il cocomero fa bene al cuore grazie alla citrullina, aminoacido in grado di abbassare la pressione.
Quando mangiarlo?
Appurato che il cocomero si può mangiare, anche a dieta, ora viene il dubbio su quando mangiarlo. Si ha spesso l’abitudine infatti di assumerlo a fine pasto proprio perchè fresco e dissetante. Tuttavia è proprio la sua ricchezza in acqua che finisce col rallentare il processo digestivo, specie quando si tratta di un pasto ricco in proteine (a base di carne ad esempio). Per questo sarebbe invece meglio assumere il cocomero come spuntino.
Idee per consumarlo
Ottimo assunto anche da solo, come spuntino, magari accompagnato da un vasetto di yogurt e da un pò di frutta secca per un pasto equilibrato, il cocomero si presta benissimo alla realizzazione di estratti, frullati e smoothie, come lo smoothie anguria e pesca che trovate a questo link. Ottimo però è anche nelle insalate per un pasto davvero leggero. Provatelo ad esempio in insalata con del cetriolo, della cipolla tagliata a rondelle e giusto qualche cubetto di feta.