Dieta Low Fodmaps: Alternativa terapeutica per il trattamento della sindrome dell’intestino irritabile
Gonfiore e dolore addominale, stipsi o diarrea, un perenne senso di pesantezza sono tutti sintomi tipici della sindrome dell’intestino irritabile.
Le cause?
Numerose, ipersensibilità viscerale, gastroenteriti, disbiosi intestinale, componenti della dieta, predisposizione genetica.
Una situazione fastidiosa, spesso invalidante, che si è osservato poter essere anche una conseguenza di modelli sociali, alimentari e comportamentali non del tutto corretti, come diete ricche di grassi, poveri di fibre, pasti veloci, stress, e , non in ultimo, l’assunzione di ingenti quantità di carboidrati, in particolare di quegli alimenti ricchi di Fodmaps.
Ma cosa sono questi Fodmaps?
Si tratta di molecole contenute in moltissimi alimenti.
L’acronimo sta per oligosaccaridi, disaccaridi e monosaccaridi fermentabili e polioli.
Si tratta di forme di carboidrati che presentano un’alta capacità fermentativa che, in soggetti predisposti, creano quindi disturbi intestinali gas e meteorismo compatibili con la Sindrome dell’intestino irritabile.
E quindi il lattosio, il fruttosio, i fruttoligosaccaridi, i polialcoli (xilitolo, mannitolo, sorbitolo contenuti in alimenti industriali e gomme da masticare ad esempio) sono tutte molecole incriminate.