Per sviluppare al massimo le loro potenzialità, i bambini devono assolutamente seguire una dieta sana.
Le abitudini alimentari e sportive dell’infanzia e dell’adolescenza infatti possono determinare la differenza tra salute e rischio di malattia negli anni successivi.
Eppure, nonostante sia chiara l’importanza dell’alimentazione non soltanto negli adulti ma prima ancora negli adolescenti, i dati epidemiologici sono piuttosto preoccupanti.
A tal proposito riporto i dati del progetto Okkio alla Salute, un sistema di sorveglianza sul sovrappeso e l’obesità e i fattori di rischio correlati nei bambini delle scuole primarie (6-10 anni) ed il cui obbiettivo è descrivere la variabilità geografica e l’evoluzione nel tempo dello stato ponderale (peso ed altezza), delle abitudini alimentari, dei livelli di attività fisica svolta dai bambini.
L’approccio adottato si basa su indagini epidemiologiche ripetute a cadenza regolare, su campioni rappresentativi della popolazione in studio.
In particolare, all’interno della scuola primaria è stata scelta la classe terza, con bambini intorno agli 8-9 anni, perché l’accrescimento a quest’età è ancora poco influenzato dalla pubertà, i bambini sono già in grado di rispondere con attendibilità ad alcune semplici domande e i dati sono comparabili con quelli raccolti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità in vari altri Paesi europei.
La raccolta dati prevede:
- la registrazione delle misure antropometriche (peso e altezza) degli alunni, effettuata da operatori ASL
- la somministrazione di un questionario semplice ai bambini per raccogliere informazioni sulle loro abitudini alimentari, livelli di attività fisica e sedentarietà
- la compilazione da parte dei genitori di un breve questionario per la raccolta di informazioni rispetto ad abitudini alimentari, attività fisica e sedentarietà dei loro figli
- la compilazione di un questionario da parte dei dirigenti scolastici per la raccolta di informazioni in merito a ambiente scolastico.