TOPINAMBUR, PROPRIETA’ BENEFICI E COME USARLO

topinambur

Ad arricchire le tavole autunnali ci pensa lui, il topinambur. Tanto sconosciuto quanto ricco di proprietà. Conosciamolo meglio

Autunno non è solo zucca e funghi. Ad arricchire le tavole in un periodo in cui, diciamolo, non c’è tutta la varietà che possiamo trovare in estate, ci pensa lui: il topinambur. Un alimento un pò sui generis sul quale spesso sorgono dubbi: ma come si usa? E’ come le patate oppure è più simile alle verdure? E allora vale certo la pena spenderci due parole, per conoscerne le proprietà, i benefici, e avere qualche idea per prepararlo.

Valori nutrizionali: è come le patate? 

Il topinambur è un tubero dal sapore simile a quello del carciofo (e non a caso viene anche chiamato Carciofo di Gerusalemme), di origine Canadese ma che ormai cresce ovunque. Utile in caso di stipsi, per abbassare la glicemia e i livelli di colesterolo, ma non solo. Per risponedere alla domanda “ma si  usa come le patate?” andiamo come sempre a vederne i valori nutrizionali. Per 100 g di prodotto cotto, bollito si ha (dati crea 2019):

  • Kcal 52
  • Acqua 79.5 g
  • Carboidrati 10.6 g
  • Zuccheri 10.6 g
  • Proteine 1.6 g
  • Grassi 0.1 g
  • Colesterolo 0 g
  • Fibra 2.7 g

Simile alla patata quindi, ma meno calorico (52 kcal rispetto alle 68 kcal delle patate novelle cotte bollite), con una minor quantità di carboidrati (10.6 g rispetto ai 14.9 delle patate) e una maggior quantità di fibra.

Ma la differenza fondamentale tra topinambur e patate sta nel fatto che mentre le patate apportano carboidrati sottoforma di amido, il topinambur è ricco di inulina, la fibra solubile di cui sono ricchi anche la cicoria e il carciofo e che regola i livelli di zuccheri nel sangue (rendendo il topinambur adatto anche ai diabetici), riduce i livelli di colesterolo cattivo e trigliceridi, dona senso di sazietà e regolarizza il transito intestinale. Quindi a differenza delle patate è utile in caso di stipsi mentre non è indicato se si soffre di colite. 

Proprietà e benefici

Chiarito che il topinambur è molto più simile a un carciofo che a una patata, vediamone le proprietà.

Non tutti sanno infatti che è una miniera naturale di potassio. Con i suoi 429 mg/100 g infatti, il topinambur bollito ne contiene più delle banane che invece ne apportano 350 mg/100 g. Per fare un confronto con le patate invece, 100 g di patate bollite consumate senza buccia ne apportano 280 mg/100 g mentre se consumate con la buccia, dove il potassio è maggiormente concentrato, ne apportano 570 mg/100g. E’ quindi adatto a equilibrare la pressione sanguigne e agli sportivi per contrastare crampi muscolari.

Contiene anche un’elevata dose di ferro (3.4 mg/100 g, molto più delle patate e anche più degli spinaci) il che lo rende un alimento indicato a chi soffre di anemia. E’ una buona fonte di magnesio e per finire possiede anche una discreta quantità di calcio se paragonato agli altri vegetali.

Come consumarli?

I topinambur si possono consumare crudi in pinzimonio oppure cotti al vapore o bolliti, sottoforma di purea, si possono anche usare per fare un gâteau sostituendoli alle patate oppure per realizzare delle zuppe o condire gustosi primi piatti. E allora, vi va di provare questa vellutata di topinambur con gamberi al vapore? O magari questo risotto al topinambur e tartufo? Provate e fatemi sapere cosa ve ne pare.

la dieta delle stagioni
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